Il gruppo di teatro del liceo cantonale di Lugano 3 sta lavorando sull'Antigone di Jean Anouilh!
Ad aggiornarci presto!
Spettacolo La calunnia: Marta Dobie
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Disegno di modello consegnato alla Scuola d'Arti e Mestieri della Sartoria di Lugano (Viganello) - di Lea Ticozzi, adattamento di disegno di Mila Schön
Scrivere qui sotto: professione, data di nascita, studi, numero di piede etc. (il giro vita è già su un'altra scheda). Poi arrivano le finezze del carattere e dei cambiamenti del personaggio nello svilupparsi degli eventi, aspetti che una grande attrice dovrà rappresentare!
Marta Dobie è insegnante di latino nella scuola per ragazze Wright-Dobie.Ha 28 anni (come Karen) e, nella pièce, viene descritta come nervosa e longilinea. Spesso spiritosa, nutre dei profondi sentimenti nei confronti di Karen, ma inizialmente nemmeno lei capisce di cosa si tratta esattamente. Ha una zia, Lily Mortar, che odia con tutta se' stessa. Lo scopo principale che vedo in Marta è quello di proteggere la sua amica dalle "insidie" che la attendono: prima il processo in tribunale, poi il periodo di disoccupazione rinchiuse in casa e, infine, il matrimonio con il compagno Joe. Marta è molto gelosa e possessiva di Karen e,nonostante l'attenta premura che le ha rivolto durante tutta la vita, finirà per "macchiare" il loro rapporto raccontandole la verità e scegliendo di non esistere più per lei.
È una scelta d'amore quella dell'appoggiare il matrimonio! Per Karen, però, sarà distruttivo il fatto che Joe abbia dubitato. Marta si sentirà in colpa per questo e sarà una scelta di volontà di verità quella di raccontare la sua colpa -averla amata davvero-. Vuole che l'amica la incolpi, è come se volesse scagionarsi dal male che ha fatto a lei.
Sarà solo qui che la sua voglia di vivere, sempre sprizzante, vecillerà seriamente per il dolore di aver distrutto la vita amorosa dell'amata.
Ebbene, a un anno di distanza dalla messa in scena de "La Calunnia" mi ritrovo qui a scrivere "chi è stata Marta Dobie". Il personaggio di Marta ha voluto rappresentare a fondo le caratteristiche di una buona Amatrice-uso questo termine perché la parola 'amante' sarebbe inopportuna. Ella ha mostrato tutto il suo affetto a Karen, la sua protezione, la sua premura e la sua gelosia...elevandoli però all'ennesima potenza, tanto da togliersi la vita per permettere all'amica di poter, appunto, tornare a vivere. Il suo gesto è stato a mio parere egoista ma meditato. Nessuno sa però quale sia la verità sul conto di Marta Dobie. Quello che posso dirvi con certezza è quello che ho provato mettendo in scena il suo personaggio. Ella mi ha completamente contagiata, come un' influenza maligna che si impossessa di tutte le tue membra. Questo non significa che io abbia condiviso i suoi pensieri: amare un'altra donna e togliermi la vita non sono realtà che mi appartengono. Intendo dire che quando io ero su quel palcoscenico a dare voce e corpo a Marta io sentivo di avere un compito, un compito importante, come ogni singolo attore di quella pièce: dare vita a una Storia da trasmettere al nostro pubblico. Perché secondo me è questo che rende speciale il teatro, esibirsi per comunicare idee, concetti, PIACERE all'intera platea, che sia essa acculturata o ignorante, annoiata o interessata. E per Comunicare quel qualcosa non serve soltanto conoscere a memoria la propria parte, studiarsi le caratteristiche del personaggio o portare le sue vesti. Per riuscire in questo intento bisogna Funzionare con tutto il resto del gruppo, dal partecipante alla comparsa, dal suggeritore al regista. Bisogna che si crei quel feeling, quel legame di fiducia che porta al pieno coinvolgimento degli attori. Ed è questa l'aspetto di cui sono più fiera, essere stata protagonista di quello spettacolo che si stava mettendo in scena dietro le quinte, fuori dal palcoscenico, nei camerini, nell'aula di prova. Noi tutti eravamo protagonisti di una magia che ci ha fatti crescere, grandi e piccini
Quali sono le Epoche di cui parlerete? E il Cambiamento cosa riguarderà? Esponete i vostri approfondimenti. (Fotografia di opera di allievi dell'Accademia di Architettura di Mendrisio, lì esposta, dicembre 2013, e lavoro teatrale di venerdì 20 dicembre)
Scrivete l'inizio della vostra storia: sbizzarritevi con possibili battute di apertura o con sketch da vedere e sentire nelle vostre parole. (In fotografia, lavori di venerdì 25 ottobre e venerdì 20 dicembre 2013)
fotografie del Corso per adulti , diretto dalla fotografa Michou Manzolini Bühring, scattate il 10 marzo 2012 Cari attori, scrivete sotto il vostro personaggio tutte le emozioni e le intenzioni che avete interpretato salendo sul palco. In altre parole: narrate la storia del vostro personaggio, descrivendo quello che avete impersonato e dunque interpretato . Saranno descrizioni che vi serviranno l'anno prossimo, quando riprenderemo le prove di questo spettacolo, che porteremo a Les écolades (festival di cultura che riunisce le scuole della Svizzera romanda e della Svizzera italana) a La Chaux-de-Fonds http://www.ecolades.ch/ , dal 3 al 5 maggio 2013. A presto!
Ci piace ! Obbligatorio il turbante?
RispondiEliminaps non mi è chiaro quale sia l'area dove trattare e discutere il nostro personaggio...
Scrivere qui sotto: professione, data di nascita, studi, numero di piede etc. (il giro vita è già su un'altra scheda).
RispondiEliminaPoi arrivano le finezze del carattere e dei cambiamenti del personaggio nello svilupparsi degli eventi, aspetti che una grande attrice dovrà rappresentare!
Marta Dobie è insegnante di latino nella scuola per ragazze Wright-Dobie.Ha 28 anni (come Karen) e, nella pièce, viene descritta come nervosa e longilinea. Spesso spiritosa, nutre dei profondi sentimenti nei confronti di Karen, ma inizialmente nemmeno lei capisce di cosa si tratta esattamente. Ha una zia, Lily Mortar, che odia con tutta se' stessa. Lo scopo principale che vedo in Marta è quello di proteggere la sua amica dalle "insidie" che la attendono: prima il processo in tribunale, poi il periodo di disoccupazione rinchiuse in casa e, infine, il matrimonio con il compagno Joe. Marta è molto gelosa e possessiva di Karen e,nonostante l'attenta premura che le ha rivolto durante tutta la vita, finirà per "macchiare" il loro rapporto raccontandole la verità e scegliendo di non esistere più per lei.
RispondiEliminaÈ una scelta d'amore quella dell'appoggiare il matrimonio!
RispondiEliminaPer Karen, però, sarà distruttivo il fatto che Joe abbia dubitato. Marta si sentirà in colpa per questo e sarà una scelta di volontà di verità quella di raccontare la sua colpa -averla amata davvero-.
Vuole che l'amica la incolpi, è come se volesse scagionarsi dal male che ha fatto a lei.
Sarà solo qui che la sua voglia di vivere, sempre sprizzante, vecillerà seriamente per il dolore di aver distrutto la vita amorosa dell'amata.
Ebbene, a un anno di distanza dalla messa in scena de "La Calunnia" mi ritrovo qui a scrivere "chi è stata Marta Dobie".
RispondiEliminaIl personaggio di Marta ha voluto rappresentare a fondo le caratteristiche di una buona Amatrice-uso questo termine perché la parola 'amante' sarebbe inopportuna. Ella ha mostrato tutto il suo affetto a Karen, la sua protezione, la sua premura e la sua gelosia...elevandoli però all'ennesima potenza, tanto da togliersi la vita per permettere all'amica di poter, appunto, tornare a vivere.
Il suo gesto è stato a mio parere egoista ma meditato. Nessuno sa però quale sia la verità sul conto di Marta Dobie.
Quello che posso dirvi con certezza è quello che ho provato mettendo in scena il suo personaggio.
Ella mi ha completamente contagiata, come un' influenza maligna che si impossessa di tutte le tue membra. Questo non significa che io abbia condiviso i suoi pensieri: amare un'altra donna e togliermi la vita non sono realtà che mi appartengono.
Intendo dire che quando io ero su quel palcoscenico a dare voce e corpo a Marta io sentivo di avere un compito, un compito importante, come ogni singolo attore di quella pièce: dare vita a una Storia da trasmettere al nostro pubblico.
Perché secondo me è questo che rende speciale il teatro, esibirsi per comunicare idee, concetti, PIACERE all'intera platea, che sia essa acculturata o ignorante, annoiata o interessata.
E per Comunicare quel qualcosa non serve soltanto conoscere a memoria la propria parte, studiarsi le caratteristiche del personaggio o portare le sue vesti. Per riuscire in questo intento bisogna Funzionare con tutto il resto del gruppo, dal partecipante alla comparsa, dal suggeritore al regista. Bisogna che si crei quel feeling, quel legame di fiducia che porta al pieno coinvolgimento degli attori.
Ed è questa l'aspetto di cui sono più fiera, essere stata protagonista di quello spettacolo che si stava mettendo in scena dietro le quinte, fuori dal palcoscenico, nei camerini, nell'aula di prova. Noi tutti eravamo protagonisti di una magia che ci ha fatti crescere, grandi e piccini
(altro che film disney ;) )