Quali i personaggi dell'immaginario collettivo? Quali le loro caratteristiche profonde? Quali gli aspetti fisici e, soprattutto, quali gli aspetti caratteriali e morali? (fotografie di Lea Ticozzi, Turchia, estate 2010, e lavoro teatrale di venedì 20 dicembre 2013)
Considerazioni di Sabrina Chakori (allievi di quarta) riguardanti gli anni di teatro:
RispondiEliminaIn questi quattro anni ho interpretato un eunuco, una prostituta, un giullare e una bambina cattiva. Ho finto di essere personaggi bizzarri e spesso lontani dalla mia realtà, ma non ho mai finto di amare il teatro. Io e il teatro diventammo amici alle elementari. Ero piccola. Ora sono grande (sono grande?). Io e lui siamo amanti. A settembre inizio l’università, un altro palcoscenico, altri attori, altre luci. Non so se riuscirò a continuare a seguire questa mia passione, ci proverò.
In ogni caso, il teatro è qualcosa che ti rimane. Una volta consolidata l’amicizia, non ci molla più. Il teatro non è solo saper dire le battute giuste sotto una luce accecante. Il teatro è sapersi muovere per la città, saper capire le situazioni, saper alzare la voce al momento giusto e con la persona giusta. Il teatro insegna a non voltare le spalle alle gente, insegna ad affrontarla, a sentirsi sicuri di fronte a tutti. Proprio come un amico, ci insegna a credere in noi stessi, a darci fiducia. E come in tutte le relazioni che si rispettino, anche con lui non è sempre facile. A volte crediamo di non farcela (copione a memoria?!), di non essere in grado o ci troviamo a disagio (la gonna troppo corta!). Proprio per questo è un amico interessante. Una sfida. Una sfida non con lui. Una sfida in noi.
Un sorriso
Sabrina Chakori